Moment Of Truth | 03:33 Minuti
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Buondì, e buon lunedì.
Hai mai sentito parlare di Google Web Guide?
È un nuovo esperimento in casa Google. In questi mesi sembra non volersi fermare tra modalità Beta, anteprime, test e nuove funzionalità. Nello specifico, Web Guide, è una nuova esperienza AI nella SERP che va oltre le AI Overviews: non più solo snippet sintetici, ma un flusso guidato di approfondimento, strutturato in più step, con percorsi tematici e raccomandazioni contestuali.
Non è un “AI Answer” qualsiasi: è un vero e proprio navigatore semantico dentro Google, dove ogni passaggio filtra, arricchisce e collega fonti, creando micro-viaggi di ricerca. Questa funzionalità cambia radicalmente il funnel: i click si spostano dalla scoperta casuale alla navigazione guidata. E se non ti stai preparando ora, stai regalando traffico e deal ai competitor.
TL;DR | Takeaways
In questa edizione del Remarks, ti parlerò di Google Web Guide, di come costruire per il "Fan-Out delle query" con autorità tematica e come padroneggiare la SEO tecnica e semantica per un pubblico AI: esploreremo infatti 3 approcci pratici e concreti. Nello specifico vedremo:
Web Guide sposta il baricentro dal ranking alla copertura semantica dei percorsi. L’AI scompone la tua query in sotto-intenti (fan-out), esegue ricerche parallele e organizza i risultati in gruppi tematici nella tab Web. Per vincere devi essere selezionabile in più cluster della stessa ricerca, non solo competitivo su una parola chiave. Questo richiede topica autorità distribuita (constellation > pillar singolo) e markup che renda i tuoi blocchi “estrattivi”.
AI Mode + Web Guide = ecosistema convergente. Il fan-out è dichiaratamente usato su più superfici (AI Mode, Deep Search, alcune AI Overviews) e ora Web Guide lo porta dentro l’elenco link tradizionale. Aspettati ramificazioni automatiche (“genera e testa altre query correlate”) e cluster per aspetti della domanda. L’ottimizzazione diventa: copri tutte le branche rilevanti con contenuti modulari e interlinking denso.
La SERP diventa un “navigatore di temi”. Google sta anche espandendo segnali di espansione-intento in AI Mode (es. People Also Search For inserito dentro AI Mode, PAA che richiama AI Mode, pulsante AI Mode nel box). Questi segnali alimentano la scoperta successiva e allungano il viaggio prima del clic. Devi progettare contenuti e misurazioni per zero-click + late-click.
Metriche nuove, non solo CTR. Misura copertura per cluster e per step (share of clusters, posizione media intra-cluster, profondità del percorso), oltre a segnali “post-SERP” (chiamate, conversazioni, form) perché una quota crescente di decisioni matura fuori pagina o dopo più step. I dati di attribution AI mostrano che i referral AI hanno intenti alti e che una parte consistente delle conversioni passa da chiamate o contatti offline; senza tracciarli voli cieco.
Contenuti “guida-compatibili” = estrattivi, modulari, con prove. LLM e sistemi AI valorizzano risposte dirette + tabelle + schema più della narrativa lunga. Integra HowTo/FAQ/ItemList/Pros&Cons in JSON-LD, pricing trasparente, timeline di implementazione, comparatori/ROI. Questi elementi aumentano la probabilità di essere “citati” dal sistema e inclusi in più cluster.
Pianifica per dispositivi e canali: l’AI search è ibrida e desktop-heavy. I referral da AI search sono prevalentemente desktop; molte ricerche vocali e AI Overviews non generano click ma comunque influenzano l’intento. Segmenta campagne e contenuti per device con voice/zero-click come parte del funnel.
Stai leggendo una nuova edizione del light format del Remarks.
Oggi parliamo di come:
Google sta testando Web Guide in Search Labs: un’organizzazione AI-first dei risultati che raggruppa i link del “Web” in cluster tematici e costruisce un vero percorso di esplorazione (non solo un box sintetico).
È alimentata da Gemini e da una tecnica di espansione automatica della query (query fan-out). Tradotto: la conquista non è più la posizione #1, ma la presenza ripetuta nei cluster giusti lungo più step.
Manuale operativo (ma molto tecnico) per presidiare i percorsi AI nella SERP
GO↓
🔵 Web Guide.
Tanti approcci, vediamone alcuni.
1/ →Mappa e presidia le Query Fan-Out
CHALLENGE
Diventare multi-presente nei cluster che Web Guide genera per i tuoi topic. Web Guide usa Gemini + query fan-out per scoprire aspetti non espliciti e raggrupparli. Se tu presidi più aspetti con contenuti estrattivi e segnali semantici forti, aumenti drasticamente la probabilità di comparire in più cluster della stessa ricerca
SOLUTION
Raccolta SERP Web Guide in modo ripetibile.
Etico/ToS-friendly: usa Google Programmable Search Engine + JSON API per avere un baseline dei risultati “Web”, poi confronta con le ramificazioni osservabili in Web Guide.
SERP capture automatizzata per Labs (solo ricerca diagnostica interna): Playwright o Puppeteer con headless Chrome, emulazione desktop, throttle “fast 4G”, e snapshot DOM della tab Web quando Web Guide è attiva.
Persisti: cluster_label, urls, cluster_index, url_position_in_cluster, timestamp. (Nota: rispetta termini e rate-limit; per produzione valuta provider con ToS proprio, es. SerpAPI, DataForSEO, Oxylabs SERP API).Heuristics CSS tipiche: container dei cluster (cards multipli sotto headline tematica), testo dell’etichetta cluster, liste link.
Frequenza: 2–3 run/sett per 200 query strategiche (top, middle, bottom funnel). È l’unico modo per misurare share-of-cluster e “persistenza nel percorso”.
Normalizza e clusterizza i sotto-intenti.
Embedding con sentence-transformers (all-MiniLM-L6-v2 o bge-small-en/it) → UMAP + HDBSCAN o BERTopic per cluster semantici; deduplica near-duplicates (cosine > 0.92).
Costruisci un grafico di entità: nodi = sotto-intenti, archi = “spesso co-presenti nello stesso Web Guide”. Archivia in Neo4j o Memgraph.
Design della “constellation” contenutistica.
Per ogni nodo: una scheda (1.200–1.800 parole) + blocco estrattivo (120–180 parole) + tabella riepilogo + FAQ 3–5 domande; JSON-LD: HowTo/FAQPage/ItemList.
Interlinking a stella: ogni scheda linka su (pillar), giù (sotto-intenti), lateralmente (rami fratelli).
CTA contestuale per lo step (awareness vs. considerazione vs. scelta).
Criteri di qualità “AI-readable”.
Risposta diretta in 1° schermata (≤ 90 parole), poi prove (tabelle, steps)
Schema rigoroso, headings con entità (prodotto, settore, standard).
Price table e timeline implementazione quando rilevanti;
CASE STUDY
Immagina di avere un pillar “Data Loss Prevention per PMI”. Dalla cattura vedi 4 cluster ricorrenti: policy templates, endpoint vs. network DLP, M365 integrazioni, audit/regolamenti. Pianifichi 4 schede con blocchi estrattivi, tabelle confronto, JSON-LD ItemList per template, HowTo per M365 setup; colleghi tutto con anchor chiari. Dopo 3 settimane di pubblicazione, lo script di monitoraggio rileva 3 cluster su 4 coperti in Web Guide per “dlp for small business”; passi da 0 a 5 URL inclusi e riduci il tempo-alla-citazione nelle ramificazioni (metrica interna).
Ci sono anche altri due approcci che ho testato e che ti condivido, sempre avanzati, ti avviso ↓
Referral Program
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2/ → Contenuti “guida-compatibili”
CHALLENGE
I wall-of-text funzionano sempre meno; l’AI privilegia blocchi strutturati e “riusabili”.
SOLUTION
Blueprint di redazione:
Frame → Evidence → Next-Step.
Apri con la risposta diretta (Frame), subito prove numeriche/visive (Evidence: tabella, snippet di config, checklist), chiudi con un passo successivo coerente con la ramificazione (“Se stai valutando X, leggi Y / prova Z”).Elementi estrattivi obbligatori:
Tabelle (feature, prezzi, SLA);
HowTo step numerati;
FAQ con domande formulate come l’utente;
Timeline di adozione;
ROI/calcolatore semplice.
Schema/JSON-LD: FAQPage, HowTo, Product, ItemList, ProsAndCons. Mantieni proprietà quantitative dove possibile (prezzi, tempi, versioni).
Linguaggio conversazionale e chiaro. Le AI privilegiano chiarezza > densità keyword; le exact-match compaiono in una minoranza di citazioni nelle AI Overviews.
Evita “AI slop”, punta su insight proprietari. Usa call/chat transcripts per catturare lessico e obiezioni reali e riversali nei blocchi estrattivi.
CASE STUDY
Pagina “Scarponi trail waterproof”. Above the fold: box “Che differenza fa la membrana X vs Y?” (risposta breve) + tabella con colonne: test impermeabilità, traspirabilità, peso, drop. FAQ: “Come si asciugano?”, “Che calze usare d’estate?”. HowTo: 5 step manutenzione. Schema completo. Risultato: i blocchi vengono “riusati” nei cluster materiali, manutenzione, confronti dentro Web Guide su query come “scarponi trail per terreni fangosi”.
3/ →Attribution per AI SERP e conversazioni
CHALLENGE
Una quota crescente del percorso avviene senza atterrare subito sul sito (AI Overviews/Mode, voice) e i referral AI-origin sono spesso high-intent. Devi collegare impressioni AI, visite tardive e conversazioni (call/chat) a revenue.
SOLUTION
GA4 + Server-Side GTM: crea dimensioni personalizzate per “AI-suspect session” (pattern referrer/UA + latenza alto tempo-prima-visita), e eventi per call-to-talk (click su tel:, widget voce, callback).
Call Tracking & Conversation Intelligence (es. CallRail, alternative: Infinity, Nimbata). Collega Google Ads e organic: registra fonte/campagna/parola chiave e qualifica la chiamata con AI. KPI: call-lead-to-close, CPL chiamata, topic/obiezioni ricorrenti.
AI attribution per referral AI: abilita la detezione dei visitatori provenienti da ChatGPT/Gemini/Perplexity nei log e nei report di call attribution; colma i buchi “invisibili” lungo il percorso.
Dashboard “Share of Clusters”: dal job di raccolta Web Guide (Approccio 1) scrivi una vista settimanale con % query con almeno 1 URL presente, n° cluster medi per query coperti dal tuo dominio, posizione intra-cluster.
Allinea PPC al contesto AI. Estrai frasi ad alta conversione da conversazioni e inseriscile in annunci/estensioni; costruisci landing per buyer sophistication, non solo per parola chiave (integrazione, onboarding, ROI, payback).
CASE STUDY
l call tracking rivela che il 35–44% delle chiamate da organico prenota una visita. Le analisi su conversazioni mostrano che il termine “prima visita senza impegno” aumenta l’intento. Aggiorni H1/FAQ/CTA delle pagine e i sitelink PPC con la stessa espressione. Risultato: +11% conversioni entro un trimestre; i cluster costi, tempi, primo consulto iniziano a includere più URL del brand in Web Guide
Il SEO del 2025 non è più “scalare una SERP”, è presidiare una mappa che l’AI ridisegna ad ogni query. I team che vincono non chiedono “come arriviamo primi?”, ma “in quanti cluster del viaggio riusciamo a restare?”.
Il resto è manutenzione.
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