Moment Of Truth | 03:33 Minuti
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Il 2024 sarà l’anno anche dello Sportwashing?
Siamo arrivati alla quarta settimana di accelerazione in vista del 2024. Se hai seguito le tre edizioni precedenti, sai che questo Remarks verrà progettato per aiutare te e la tua organizzazione a trovare e concentrarsi su queste opportunità e sfruttare al meglio il prossimo anno.
Oggi esploriamo come lo sport, avendo un potere unico di attrazione, ha generato una crescente competizione per i diritti mediatici e di sponsorizzazione, ma anche investimenti significativi da parte di fonti controverse.
Una delle conseguenze di tutto ciò è l’aumento dello "Sportswashing"; i governi e le imprese, alquanto discutibili, investono nello sport per rafforzare la loro reputazione (qui due articoli interessanti: Link 1 e Link 2) attraverso:
Hosting Events: ti ricorderai che la Coppa del Mondo FIFA del 2022 si è tenuta in Qatar nonostante le preoccupazioni sollevate sui diritti umani e la candidatura vincente dell'Arabia Saudita per il torneo del 2034?
Sponsorship: e la partnership di Shell con il British Cycling dell'anno scorso? Ha suscitato notevoli reazioni da parte dei sostenitori del clima.
Full o Partial Ownership: senza considerare la fusione tra la Saudi Arabia’s Public Investment Fund’s association e il Newcastle United, per il suo franchising LIV Golf con il PGA Tour.
Le reazioni dei tifosi a queste mosse non sono uniformi, ma se sei uno sponsor legato a queste attività (non per forza queste citate, ci siamo capiti), il rischio è di essere associati come “complici” e di dover affrontare domande sui valori aziendali e di diventare bersagli degli attivisti.
Dall’altra parte, però, questi investimenti, seppure “sospetti”, alimentano la crescita economica degli sport nazionali (vd. boxe femminile), migliorano la salute e il benessere pubblico e aprono il mercato a sempre più sportivi internazionali.
Insomma, si aprono davvero interessanti scenari e opportunità.
GO↓
🔵 Sportswashing.
Nuove opportunità
Allo stesso tempo, la battaglia per l'audience sta portando a nuove opportunità, soprattutto perché le piattaforme di streaming stanno aumentando tantissimo i contenuti sportivi. Questo ha portato a:
New Format: come la serie di documentari "Drive to Survive" di Netflix che hanno contribuito ad ampliare il numero di spettatori della Formula 1.
More Exposure: per gli sport in crescita, in particolare per le donne, dove lo sportwashing è meno diffuso.
Data-Driven Insights: per monitorare le prestazioni e l'atteggiamento dei fan in modo più approfondito.
Dunque:
Quando si decide di sponsorizzare o pubblicizzare un evento sportivo, quanto è importante che gli organizzatori/proprietari non siano contaminati da scandali o preoccupazioni relative ai diritti umani o che siano in qualche modo politicamente divisivi? ↓
Referral Program
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Per il 61% è molto importante.
Per il 33% è un po’ importante.
Per il 6% non è assolutamente importante.
Questo potrebbe presto tradursi in decisioni di spesa effettive, dato che il 61% dei partecipanti ha concordato sul fatto che, quando si decide di sponsorizzare o fare pubblicità durante un evento, è "molto importante" per gli organizzatori e i proprietari di sport evitare di essere politicamente divisivi. L'Europa è ancora una volta in testa (69%), seguita da Asia-Pacifico (56%) e dal Nord America (45%).
In ogni caso, le denunce di Sportwashing sono sempre più diffuse - dal tennis e dal ciclismo alle arti marziali miste, agli sport e persino agli scacchi.
Per i detentori dei diritti e per i brand sportivi, la logica economica dello "sportswashing" è chiara: i partner con un buon portafoglio, siano essi privati o statali, appaiono preziosi in un settore affamato di risorse.
Questo punto di vista orientato alla finanza è stato di Mohammed bin Salman, il primo ministro dell'Arabia Saudita. I costi più ampi sono ancora da definire, ma includono il malcontento degli atleti, controllo da parte dei governi e degli enti sportivi e le proteste dei tifosi.
Quindi, cosa fare?
1/→ Trovare la giusta misura.
Nonostante le sfide, lo sport rimane un punto di passione naturale su cui i brand possono fare leva. Tuttavia, per trovare il legame ideale, il marketing deve considerare fattori tradizionali, come la partecipazione di persona e questioni etiche. Come minimo, gli sponsor devono essere pronti a discutere di queste questioni, anziché eluderle. Questo potrebbe richiederti un sottile equilibrio tra il rispondere alle preoccupazioni popolari e il non danneggiare le relazioni con i detentori dei diritti e con alcuni governi: potresti, ad esempio, voler concentrare le comunicazioni sugli atleti.
2/→ Pensare in grande.
La fame di contenuti sportivi da parte delle piattaforme over-the-top sta aprendo la strada a nuove idee che possono essere particolarmente interessanti, come il cibo e le bevande, dove la competizione per la sponsorizzazione è particolarmente feroce. Un esempio: la serie di documentari "Welcome to Wrexham" ha dimostrato che le star di Hollywood, come Ryan Reynolds e Rob McElhenney hanno il potere di attirare un vasto pubblico digitale e di generare ricavi per una squadra di calcio gallese di serie B attraverso lo storytelling. Altro che logo nella maglia!
Se un brand utilizza le sponsorizzazioni sportive per coprire le controversie, è importante ricordare che i valori e le azioni autentiche del brand parlano più forte delle trovate pubblicitarie.
Takeaway 4°. Ci sentiamo settimana prossima.
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