Moment Of Truth | 03:33 Minuti
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Buondì, e buon lunedì.
Quali sono le abitudini di acquisto in EU?
Nonostante Gennaio e Febbraio siano due mesi di vera accelerazione, mi piace sempre ritagliarmi del tempo per scovare ricerche tanto utili, quanto spesso stravaganti, specialmente se fanno richiamo al Natale, tradizione di cui vado matto.
A volte servono anche queste, ma oggi sono sicuramente più utili.
AliExpress, società di proprietà di Alibaba, ha rilevato che il 94% dei consumatori di Francia, Germania, Spagna, Italia e UK, fino alla fine di dicembre 2023, ha effettuato almeno un acquisto online. Di questi, quasi la metà (49%) ha speso 251 sterline / 288 euro; quasi 1/5 (19%) ha speso 301-500 sterline / 403-575 euro.
Secondo te quanto ha influito il Natale?
Ma specialmente si tratta di prodotti alimentari o generici?
Vediamo un po’ di dati assieme.
GO↓
🔵 Shopping habits.
Cosa sta succedendo in Europa.
Spoiler: i cugini Francesi trascorrono meno tempo tra i consumatori europei a navigare e ricercare prodotti online, ma sono i più aperti al Live-streaming.
Ma ci sono insight più interessanti:
1/ → Tempo trascorso.
In media, il 29% delle persone trascorre 1-2 ore online a settimana per navigare e ricercare prodotti. Gli spagnoli si sono dimostrati i navigatori più scrupolosi, con il 25% che trascorre tra le 9 e le 10 ore online a settimana. In tutti e 5 i mercati, i consumatori francesi sono quelli che trascorrono meno tempo online. Questo dato è coerente con tutte le fasce d'età.
2/ → Le principali categorie di acquisto.
Abbigliamento, biancheria intima, pigiameria e scarpe; bellezza e salute; giocattoli e hobby; sport e intrattenimento; telefoni e telecomunicazioni.
3/ → Canali di acquisto principali.
Mercati online; sito web del rivenditore; applicazioni mobile; piattaforme di seconda mano; negozi sui social media. I mercati online sono stati i più popolari, con il 50% dei consumatori che ha fatto acquisti tramite questo canale.
4/ → Info da spendere all’aperitivo con colleghi.
I consumatori più anziani (55+) hanno preferito andare direttamente al sito web del rivenditore; gli acquisti tramite i social media sono stati più popolari tra i 16-24enni (26%), mentre sono scesi all'8% tra gli over 55.
In tutte le fasce d'età, le persone hanno acquistato di più dai post sponsorizzati dagli influencer rispetto agli annunci sponsorizzati dalle celebrità.
Il live streaming rimane un canale di acquisto emergente ed è più popolare tra i consumatori di sesso maschile rispetto a quelli di sesso femminile. È inoltre più popolare in Francia rispetto ad altri mercati.
Ok, ma cosa ci dicono sui consumatori gli aggiornamenti commerciali di Natale? Vediamo un pò ↓
Referral Program
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🔵 Shopping habits.
Cosa è successo durante il Natale.
Spoiler: le vendite di prodotti alimentari sono cresciute più velocemente rispetto alle vendite di prodotti generici durante il periodo natalizio, suggerendo che i consumatori stavano risparmiando sulla spesa discrezionale per fare acquisti di cibo e bevande.
Ma ci sono insight più interessanti:
Le vendite di Tesco sono aumentate del 6,4% nelle 6 settimane fino al 6 gennaio.
Le vendite di Marks & Spencer, a parità di prodotti alimentari, sono aumentate del 9,9% nelle 13 settimane fino al 30 dicembre (le vendite di Abbigliamento e Casa sono aumentate del 4,8%).
Le vendite di alimentari di Sainsbury's sono aumentate dell'8,6% nelle 6 settimane fino al 7 gennaio (le vendite di prodotti generici sono diminuite del 3,7%, quelle di abbigliamento del 6%).
Le vendite di Lidl sono aumentate del 12% nelle 4 settimane fino a Natale, grazie a un aumento dell'11% delle vendite degli alimenti a marchio proprio Premium Deluxe.
Presso Aldi, le vendite sono aumentate dell'8%, superando 1,5 miliardi di euro nelle 4 settimane precedenti il Natale.
La società di ricerche di mercato Kantar ha dichiarato che tra coloro che non hanno ottenuto risultati altrettanto positivi figurano Asda, Morrisons, Waitrose e Iceland.
Molto interessante la strategia di Aldi (tra l’altro uno dei player della GDO che preferisco), perché ci sono dati molto interessanti sulle private label:
I dati sulla cassa totale forniti dalla società di consumer intelligence NIQ hanno rilevato che le promozioni sono salite al 26,5% delle vendite di beni di largo consumo grazie ai tagli di prezzo e all'estensione degli sconti dei programmi di fidelizzazione sugli articoli stagionali - fattori che spiegherebbero le performance dei discount Aldi e Lidl e anche quelle di Tesco (con il suo programma di fidelizzazione Clubcard) e Sainsbury's (Nectar).
Inoltre, NIQ riporta che a dicembre la crescita delle private label è stata doppia rispetto a quella dei brand (+7,7% contro +3,9%), con i rivenditori che hanno sottolineato la qualità e il valore degli articoli a marchio privato.
Cosa mi porto a casa?
Con i prezzi bassi di tutti i giorni e i risparmi delle carte fedeltà che sono diventati strategie chiave in tutto il settore, i retailer dovranno concentrarsi sul modo in cui si differenziano e offrire altri motivi per scegliere i loro negozi per aiutare la crescita delle vendite e ricostruire la store equity.
Tuttavia, le promozioni saranno ancora importanti per la crescita delle vendite e del footfall, soprattutto dopo due anni di calo dei volumi dei prodotti di largo consumo a causa dell'inflazione.
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