Moment Of Truth | 03:33 Minuti
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Buondì, e buon lunedì.
Perché utilizzare l’AI nella ricerca a pagamento?
La Paid Search, o Search Engine Marketing (SEM), è da tempo un potente motore di performance e una parte fondamentale del marketing mix di un brand.
Ma è anche estremamente competitivo. Come sai, per fare anche piccoli guadagni incrementali (che poi possono fare davvero la differenza in termini di “ricerca”), sono realizzati grazie ad una estrema verticalizzazione della professione e un numero davvero importante di aggiustamenti su keywords, targeting e spend per day.
Ma cosa accadrebbe se il tuo brand fosse invece in grado di potenziare la ricerca a pagamento con migliaia di ottimizzazioni, tutto il giorno, tutti i giorni?
Le ottimizzazioni basate sulle AI dimostrano di funzionare su vasta scala, favorendo l'efficienza a tutti i livelli e determinando un aumento del CTR e una riduzione dei costi di acquisizione del traffico e più tempo trascorso sul sito.
Qui sotto un caso di studio.
GO↓
🔵 Paid AI Search.
Un rapido excursus.
All’incirca 25 anni fa, la ricerca è diventata uno strumento formidabile di Marketing.
Di conseguenza il SEM è diventato l’arsenale, perché utilizza la pubblicità a pagamento per spostare le piattaforme più in alto nella SERP, aumentandone la visibilità.
Motivo per il quale il pay-per-click (PPC) è così competitivo: indirizza il traffico in piattaforma e garantisce che il target veda i contenuti delle loro query di ricerca senza che il brand debba competere in termini di SEO.
Questo sulla carta. Nonostante il SEM possa quasi far vedere risultati real time, la verità è che è sempre stato sfruttato davvero poco, perché la capacità umana di utilizzare appieno le informazioni per ottimizzare le campagne è limitata.
Con l’avvento dell’AI, sembra possibile, invece, l’ottimizzazione real time↓
Referral Program
Se pensi che questo Remarks possa interessare a qualcuno, puoi condividerlo.
L'intelligenza artificiale può aiutarti ad:
Alimentare migliaia di ottimizzazioni tattiche ogni giorno, 24/7.
Acquisire dati e apprendere da modelli su vasta scala.
Consentire ai team di investire in opportunità di crescita strategica.
Sembra tutto fantastico. Ma da dove cominciare?
Non è così scontato, perché l’offerta è enorme, ma è proprio questa enormità a sopraffare i reparti marketing che sono in cerca di applicazioni concrete. A me ha aiutato questa checklist:
Una buona tecnologia AI dovrebbe consentire di:
Progettare ottimizzazioni per + eventi di conversione, come entrate, lead e traffico.
Impostare e gestire campagne simultanee basate su AI a livello di account.
Garantire qualità, sicurezza del brand, la gestione del budget e le prestazioni.
Collegare perfettamente la ricerca AI al più ampio mix di marketing strategico.
Tenere traccia di tutti i cambiamenti e i risultati in modo trasparente, in modo che i team possano analizzare autonomamente cosa funziona e cosa no.
Le cose a cui prestare attenzione durante il viaggio includono:
Soluzioni a scatola nera che non consentono al tuo team di capire dove sta avvenendo la creazione di valore.
La tendenza a mettere alla porta l'intuito umano.
La voglia di impostarlo e dimenticarlo. L’intelligenza artificiale non è un essere onnipotente; piuttosto, è un grande studente. Una formazione attiva e pratica.
Andiamo al sodo (non è un adv), ti consiglio di vederti questo→
Poi fai un salto anche da qui, c’è una case study niente male→
L’intelligenza artificiale è l’unica strada da percorrere per creare una ricerca a pagamento che abbia una forza sovrumana e possa aumentare significativamente le prestazioni della ricerca.
Il tuo inevitabile futuro.
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