Moment Of Truth | 03:33 Minuti
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Buondì, e buon lunedì.
Gli smartphone ascoltano le nostre chiamate?
È la domanda che tutte e tutti, almeno una volta nella vita, si sono fatte e chiesti. Specialmente se vivi facendo, vendendo o creando pubblicità. Oppure se, come me, hai voluto creare un prodotto orientato all’IoB (CikiUp), per ottimizzare il tempo delle persone, prendere coscienza delle necessità e per fare della soddisfazione la migliore routine.
Ma questa è un altra storia (se ti interessa, sai dove trovarmi).
Stai leggendo una nuova edizione del light format del Remarks.
Oggi parliamo di come:
Un pitch deck di Cox Media Group, l'azienda radiotelevisiva, parla del software “Active Listening” che sostiene di ascoltare le conversazioni per scoprire “dati di intento in tempo reale”. I partner, tra cui Amazon, Google e Facebook, hanno preso le distanze dall'azienda o si dice che stiano rivedendo il rapporto.
È legale?
Non sei l’unica persona ad averlo chiesto. Anche l’azienda se lo è chiesta in un suo blog post cancellato (qui lo puoi ritrovare), dove specifica che il consenso sarebbe dato dagli utenti che accettano le clausole dei termini di servizio.
Cosa hanno scatenato?
GO↓
🔵 Documentcloud.
Data by Data.
Cosa sta succedendo.
Le accuse sono contenute in un rapporto di 404 Media, che ha anche pubblicato il pitch deck su Documentcloud. In effetti, si sostiene che l’Active Listening Tech ascolti le parole chiave degli utenti.
“I dispositivi intelligenti acquisiscono dati sulle intenzioni in tempo reale ascoltando le nostre conversazioni”
Si legge nel documento, nel tentativo di vendere un servizio di targeting pubblicitario a 100$ al giorno per un raggio di 10 miglia o 200$ al giorno per un raggio di 20 miglia, che identifica le conversazioni pertinenti tramite smartphone, smart TV e altri dispositivi.
“Gli inserzionisti possono associare questi dati vocali a quelli comportamentali per indirizzare i consumatori sul mercato”.
In risposta alle accuse precedenti, basate sul post del blog cancellato, Cox Media Group ha dichiarato in una dichiarazione del dicembre 2023 che le sue aziende…
Referral Program
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“…non ascoltano alcuna conversazione né hanno accesso a nulla al di là di un set di dati aggregati, anonimizzati e completamente crittografati di terze parti che possono essere utilizzati per il posizionamento degli annunci”.
Ha aggiunto che qualsiasi accesso alla voce o ad altri dati viene raccolto da piattaforme di terze parti. In tutto ciò, nel mentre, dopo la pubblicazione della piattaforma:
Meta ha dichiarato che sta esaminando CMG per verificare eventuali violazioni dei termini di servizio.
Google ha rimosso CMG dalla pagina del Programma partner.
Amazon ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma di non aver mai lavorato con CMG su questo programma.
Vedremo come si evolveranno le cose. Quello che è certo è che la Brand Safety sarà sempre più centrale nelle organizzazioni e dunque si investiranno sempre più soldi nel costruire una Brand Identity sempre più solida.
Iniziamo a stanziarci un po’ di budget?
Questo è Remarks. Il Touchpoint digitale di Catobi. Se ti fa piacere continuare a parlare di questi temi, basta scrivermi → In questo canale offriamo spazio, attraverso varianti pubblicitarie, al racconto dell’innovazione dei nostri Partner, e veicolando il contenuto su tutte le nostre piattaforme, comprese LinkedIn, Instagram e Telegram. Qui tutte le informazioni su come sponsorizzare gli episodi della newsletter→