Moment Of Truth | 03:33 Minuti
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Buondì, e buon lunedì.
Perché la SEO deve evolversi oltre la SERP?
Il comportamento di ricerca sta cambiando rapidamente, nello specifico e sfatando un po’ di miti letti negli ultimi mesi:
La SEO non muore: cambia radicalmente.
Non si compete più solo nel ranking ma nella "selezione" dell’AI.
L’utente non cerca più link: cerca risposte immediate, sintetiche e complete.
Oggi vincono solo i contenuti strutturati per essere letti e citati da LLM
Stai leggendo una nuova edizione del light format del Remarks.
Oggi parliamo di come:
Il comportamento degli utenti si sta spostando dalla ricerca tradizionale alla scoperta guidata da AI. Con l'ascesa di AI Overviews e risposte generate da modelli linguistici, la SEO deve evolversi per ottimizzare la visibilità oltre la SERP. Questo richiede un focus su dati strutturati, contenuti ottimizzati per LLM e metriche di visibilità alternative.
Oggi proverò a raccontarti come progettare contenuti, entità, markup e dataset per essere visibili nelle AI Overviews e nei chatbot.
Il fenomeno noto come "zero-click search".
GO↓
🔵 Discovery Era
Dalla SEO alla discovery optimization
L'introduzione di AI Overviews da parte di Google e l'adozione crescente di strumenti come ChatGPT stanno trasformando radicalmente il panorama della ricerca online. Gli utenti ricevono risposte direttamente nella SERP o attraverso chatbot, riducendo la necessità di cliccare sui risultati tradizionali.
Questo fenomeno, noto come "zero-click search", implica che la visibilità del brand non dipende più solo dal posizionamento nei risultati organici, ma dalla capacità di essere inclusi nelle risposte generate dall'AI.
Proviamo a semplificare: il nuovo funnel: “Retrieve → Rank → Generate”
Con SGE (Search Generative Experience) e simili, i motori di ricerca ora:
Recuperano contenuti rilevanti (come prima).
Li classificano, ma non per mostrare URL: per “assorbirli” come knowledge base.
Generano una risposta sintetica AI-driven, basata su fonti (spesso non citate).
Tradotto: anche se sei primo in SERP, potresti non essere citato né cliccato.
In questo nuovo contesto, la SEO tradizionale deve evolversi verso una "Discovery Optimization", focalizzandosi su:
Dati strutturati: implementare markup come JSON-LD per fornire informazioni chiare e strutturate che l'AI può facilmente interpretare.
Contenuti ottimizzati per LLM: creare contenuti che rispondano direttamente alle domande degli utenti, utilizzando un linguaggio naturale e conversazionale.
Metriche alternative: monitorare la presenza del brand nelle risposte AI e nelle piattaforme di discovery, oltre alle metriche tradizionali come il traffico organico.
Da ora la tua SEO deve rispondere a una domanda:
“Il mio contenuto è utile per generare una risposta AI?”
Non basta più “essere trovato”.
Devi essere assorbito e essere citabile.
Okay, ora vediamo come fare. Si, qui sotto↓
Referral Program
Se pensi che questo Remarks possa interessare a qualcuno, puoi condividerlo.
1/→ Ottimizzazione semantica per LLM.
Cosa fare:
Riscrivere contenuti chiave seguendo la logica della predicibilità semantica dei LLM.
Come farlo:
Suddividi ogni contenuto in sezioni chiare, con titoli descrittivi (<h2 e <h3)
Usa un tono informativo, completo, didascalico.
Includi “prompt impliciti”: domande e risposte in stile FAQ (es. “Come funziona…”, “Qual è la differenza tra…”).
Tool consigliati:
ChatGPT con il plugin Browsing → per vedere come riassume una tua pagina
Surfer SEO o NeuronWriter → per semantica e TF-IDF
2/→ Markup e dati strutturati
Cosa fare:
Implementare schema markup per ogni tipo di contenuto rilevante (FAQ, HowTo, Product, Article, etc.).
Come farlo:
Usa Schema.org e preferisci il formato JSON-LD.
Verifica l’output con il Rich Results Test.
<script type="application/ld+json">
{
"@context": "https://schema.org",
"@type": "FAQPage",
"mainEntity": [
{
"@type": "Question",
"name": "Che cos'è la discovery SEO?",
"acceptedAnswer": {
"@type": "Answer",
"text": "È l'ottimizzazione per i sistemi AI che generano risposte, non solo per le SERP tradizionali."
}
}
]
}
</script>
Priorità:
FAQ (per visibilità diretta)
Article (per autorevolezza)
Product/Service (per eCommerce)
Person/Organization (per essere entità riconoscibili)
3/→ Entity SEO.
Cosa fare:
Strutturare il sito e i contenuti per costruire entità riconoscibili e collegate nel grafo della conoscenza.
Come farlo:
Associa ogni contenuto a un’entità: autore, brand, categoria, prodotto.
Collega entità tramite link interni strutturati.
Cita fonti autorevoli e usa co-occorrenze semantiche (es. Google, Knowledge Graph, schema.org).
Tool consigliati:
Kalicube Pro (per la gestione dell'entità brand)
InLinks (per gestione semantica e internal linking basato su entità)
4/→ AI Content Retrieval Optimization (ACRO)
Cosa fare:
Testare e ottimizzare la “retrievability” dei tuoi contenuti da parte di sistemi AI.
Come farlo:
Inserisci contenuti nel tuo knowledge base (se usi chatbot/LLM custom).
Chiedi a ChatGPT, Claude o Perplexity: “Quali sono le migliori fonti per [topic]?”
Valuta se il tuo sito viene citato. Se no, riformula i tuoi contenuti.
Esperimento pratico:
Prompt: “Quali sono i siti migliori per imparare la SEO tecnica nel 2024?”
Se non appari, il tuo contenuto è troppo “generico” o non è stato “assorbito” dal modello.
5/→ Monitoraggio visibilità AI (non solo SERP)
Cosa fare:
Integra nuovi strumenti per tracciare la visibilità fuori dalla SERP.
Come farlo:
Usa strumenti come:
AlsoAsked → per capire domande correlate generate in LLM
SEOClarity SIA → per monitorare visibilità nei generative snippet
Google Search Console → Analizza query con “zero click”
KPI nuovi:
Presenza in AI Overviews (manuale, per ora)
Mention in chatbot LLM (verificabile con test)
Query impression vs click → tasso di risposta nella SERP
6/→ Pagine “AI-native”
Cosa fare:
Progettare contenuti che non solo siano ottimizzati per l’utente, ma per l’AI.
Struttura ideale:
<h1>Domanda diretta</h1>
<p>Risposta concisa e completa.</p>
<h2>Approfondimento</h2>
<p>Spiegazione tecnica, dettagliata.</p>
<h2>Vantaggi, svantaggi, esempi</h2>
<p>Listati e concreti.</p>
<h2>Conclusione</h2>
<p>Recap sintetico + call to action o link a risorse.</p>
Checklist:
Ogni paragrafo deve essere una risposta autonoma.
Usa elenchi numerati, bullet point, grassetto nei concetti chiave.
Inserisci date, fonti, citazioni aggiornate.
Il futuro della SEO non è solo nei clic, ma nell’essere citati e integrati nelle risposte AI. Le tecniche tradizionali non bastano più: serve una SEO progettata per la discovery.
Non si compete più per l’attenzione umana.
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